Ama il cambiamento.
Sono genovese, classe 1968.
La cosa più difficile nello scrivere la mia storia è stato dare un senso logico e coerente alle diverse esperienze di studio e di lavoro, apparentemente diverse tra loro, che ho fatto nel corso degli anni.
Un eclettismo professionale e formativo che raramente mi ha aiutata lungo la strada (pare che l’eclettismo per molti sia sinonimo di incoerenza o di incostanza!).
Poi, una volta scritte, mi sono resa conto che erano tutte raggruppate quasi in modo monotematico in decenni segnati da passioni, cambiamenti ed esigenze ogni volta diverse. Per ogni periodo ho indicato tre parole chiave che in sintesi lo hanno caratterizzato.
E’ un esercizio di recupero e rafforzamento di identità e di autostima che consiglio a tutte le donne, nei periodi in cui ci si sente “distaccate” da se stesse, con la spiacevole sensazione di non riconoscersi più o di non sapere più chi si è, perchè qualcos’altro vorrebbe emergere ma fatica a farlo.
Così facendo ho ritrovato quella coerenza nelle mie azioni che in molti, tra cui io stessa, non vedevano. E ho scoperto il filo rosso che ha collegato passioni coltivate dapprima come risorse personali, poi trasformate in competenze talvolta accantonate lungo la strada ma che alla fine sono ritornate nel mio percorso per essere integrate nel lavoro di oggi.
Ho capito quanto è importante per noi donne mantenere attiva e vigile la consapevolezza di noi stesse, essere grate e tenere memoria dei successi raggiunti, perché troppo spesso in questa fase di vita overanta pensiamo a quello che non si è fatto invece che agli obiettivi centrati, e soprattutto alle difficoltà superate per raggiungerli.
Trai i 20 e i 30 anni
Frequento l'Università di Lettere di Genova con un indirizzo psico-artistico - che termino in super ritardo con una tesi sul cinema, - a cui affianco un master in ufficio stampa.
In questo periodo inizio con non poche difficoltà la gavetta come giornalista pubblicista, il sogno di un’adolescente cresciuta con i libri dei più importanti giornalisti del secolo scorso, che concludo due anni dopo conquistando finalmente l’iscrizione all’ordine e alcune collaborazioni fisse ovviamente sotto pagate come nella migliore delle tradizioni!
All'inizio mi occupo di critica cinematografica e di spettacoli presso una radio e alcune testate specializzate. Poi mi dedico come giornalista e ufficio stampa al settore turistico, che mi porta a viaggiare molto e a lasciare finalmente a briglie sciolte la mia indole zingara, nomade e felicemente senza radici.
Nel frattempo, però, nutro anche la mia parte pragmatica e razionale (dicasi senso del dovere!) mantenendo un piede nella società di famiglia dove mi occupo di comunicazione e relazioni esterne.
Le 3 parole chiave di questo periodo:
Comunicazione - Giornalismo - Ufficio Stampa
Tra i 30 e i 40 anni
Mantengo alcune collaborazioni giornalistiche e il ruolo di responsabile della comunicazione aziendale in famiglia, ma sento il bisogno di coltivare la mia parte più creativa.
Così mi iscrivo prima a un corso di scrittura creativa e poi ad una scuola di sceneggiatura, e inizio a produrre come co-autrice diversi cortometraggi e documentari che presento nei festival di settore.
Essendo una grandissima appassionata di crime, noir e thriller (nella narrativa e nel cinema ma anche nella realtà!), mi faccio prendere la mano e organizzo un’incursione in una scuola di specializzazione in criminologia e tecniche investigative che frequento per un anno a Padova.
Partecipo anche come segretaria di produzione al set genovese del film su Guido Rossa diretto da Giuseppe Ferrara.
A trentacinque anni, dopo molti tentativi fallimentari, riesco finalmente a pubblicare la prima edizione del mio saggio monografico sul cinema di Quentin Tarantino, a cui seguiranno altre due edizioni più una versione tradotta per gli Stati Uniti. Il libro, con il quale vinco un premio nazionale di saggistica contemporanea, viene adottato come testo di riferimento per le tesi universitarie sul linguaggio cinematografico degli anni Novanta.
Questa vittoria apre la strada a una nuova passione, l'insegnamento, che mi porta per diversi anni a tenere corsi di cinema e di scrittura narrativa tra i banchi delle scuole medie e superiori e di quelle private.
Le 3 parole chiave di questo periodo:
Cinema - Scrittura - Insegnamento
Kill Tarantino Prima edizione 2003-simona brancati
Quentin Tarantino Seconda edizione 2008-simona brancati
Quentin Tarantino terza edizione 2014-simona brancati
Quentin Tarantino-simona brancati
Cinema Unchained - versione inglese 2014-simona brancati
Auditorium Roma 2004-simona brancati
Il messaggero 2004-simona brancati
Il Tempo 2004-simona brancati
Foro Italico di Roma 2004-simona brancati
La Gazzetta del Mezzogiorno 2004 recensione-simona brancati
Best Movie 2004 recensione-simona brancati
Ciak 2004 recensione-simona brancati
Cult Fiction 2004 recensione-simona brancati
Grazia 2004 recensione-simona brancati
Segno Cinema 2004 recensione-simona brancati
Sole 24 minuti 2008 recensione-simona brancati
Best Movie 2008 recensione-simona brancati
Festival del Crimine 2008-simona brancati
Film TV 2014-simona brancati
La Feltrinelli 2014-simona brancati
La Feltrinelli 2014-simona brancati
Genova Film Festival 2014-simona brancati
Padova Vintage Festival 2004
Set di "Giustizia privata di una suora per bene"
FilmTV-simona brancati
Auditorium Roma 2004-simona brancati
Bookstage-simona brancati
2004- intervista a TG1 Notte Libri
Tra i 40 e i 50 anni
A 39 anni accade l'ennesimo cambiamento, questa volta piuttosto repentino, chiassoso e non cercato. Come spesso succede, è un periodo di forte stress fisico e mentale a costringermi a prendere la classica pausa di riflessione e inizio a praticare yoga, pilates e altre discipline olistiche.
Passato il momento più duro e riscontrati gli innumerevoli benefici apportati da queste discipline, decido di approfondirle in modo professionale e di studiare per bene il concetto di benessere psico-fisico. Un viaggio dentro al mio corpo che richiedeva maggior cura e attenzione, ma anche dentro la mia testa e le mie emozioni che reclamavano qualcosa di più profondo e spirituale.
Così mi iscrivo ad una scuola triennale di counseling, alla quale affianco contemporaneamente la formazione certificata in Postural Pilates e nello Hatha Yoga. Una volta conclusi tutti questi studi nel giro di tre anni mi si apre a sorpresa - e con una facilità per me insolita (!) - una nuova strada.
Per qualche anno insegno pilates in alcuni studi, poi apro un'associazione sportiva che resterà operativa per sei anni. Qui mi dedico alla formazione di molte istruttrici con un mio programma di pilates su misura certificato Acsi-Coni e tengo lezioni di yoga e pilates in formula personal e per piccoli gruppi anche aziendali.
Nel frattempo riesco ad apportare un ventata di novità anche nella società di famiglia, dove apro un'area dedicata alla formazione professionale e al benessere aziendale nell’ambito della sicurezza sul lavoro.
Le 3 parole chiave di questo periodo:
Formazione - Crescita personale - Benessere
La passione per la moda sostenibile
Ho smesso di comprare fast fashion per principio e sono alla ricerca continua di brand nuovi ed emergenti, di nicchia, sostenibili e artigianali.
Amo la moda ma mi piace fare mie le tendenze, mixarle e usarle per creare qualcosa con cui esprimermi e sentirmi meglio. Mi piace trovare la chiave di lettura di un abito, prima di acquistarlo e indossarlo.
Ho un debole per lo stile mannish, il vintage nuovo e usato, lo street style e per tutti quei capi che si fanno notare per l’alto potenziale di “beatitudo”, quelli che sai già che quando li indossi possono raddrizzarti la giornata e l’umore, facendo emergere parti di te che non contatti mai.
Oggi, i miei valori
L'eclettismo lavorativo e formativo che è stato spesso un ostacolo nella mia vita mi ha permesso di avere oggi una cassetta degli attrezzi piena di risorse diverse ma tra loro compatibili e utili, per me stessa ma anche per le altre donne.
A 50 anni passati ho recuperato attraverso il mio blog e il podcast le vecchie passioni e le antiche competenze accantonate, ma ho anche dato spazio a nuovi amori come quello per la moda e l’impegno verso la sostenibilità nelle scelte dello shopping e nei piccoli comportamenti quotidiani, causa quest’ultima che insieme alla difesa degli animali stanno diventando sempre più importanti nel mio modo di vivere.
Vivo con un cane e due gatti, ogni giorno cerco di abbracciare una filosofia di vita slounge che unisce arte, cultura, natura, relax, lentezza e fitness su misura. Un’impresa davvero difficile da sostenere nella quotidianità che affrontiamo ogni giorno, ma che è anche l’unica che ho voglia di perseguire a 50anni!
Amo il soul, il funky, il fucsia e ballo il blues. Amo i libri, la scrittura e i viaggi. Adoro la ricerca, imparare cose nuove e metterle in pratica. E mi piace condividerle e trasmetterle. Sento il ‘sacro fuoco’ ogni volta che devo scrivere, creare, scegliere le parole, fare ricerche e approfondire. Al contrario non sono paziente verso la superficialità, i luoghi comuni, il cattivo uso delle parole e le cose raffazzonate senza grazia.
Ultimi libri
Ho pubblicato di recente il romanzo Il cuore nel cervello e il manuale sul pilates nel formato ebook e cartaceo disponibili su Amazon e un videocorso di allenamento pilates base entrambi realizzati per le esigenze delle donne over50.
le mie certificazioni
