Moda etica: 5 modi glam per indossare le T-shirt sostenibili che fanno bene al pianeta e agli animali

La T-shirt è uno dei capi di abbigliamento fondamentali e senza età di un guardaroba capsula, soprattutto nei colori basici bianco, nero e grigio. In poche non amano questo evergreen che ha cavalcato oltre due secoli di storia, e molte di quelle poche negli ultimi anni si sono convertite ad averne almeno una nel proprio armadio apprezzandone le potenzialità versatili e di comodità.

Io le amo tutte senza riserve, con e senza stampa, per me hanno la stessa funzione delle sneakers sotto il completo elegante, le indosso ogni volta che voglio esprimere una certa disinvoltura easy e spesso le sostituisco alla classica camicia.

Nata da umili origini nell’Ottocento, quando viene indossata come biancheria intima maschile in cotone o lino sotto la camicia per assorbire il sudore e proteggere la pelle dalle irritazioni, la T-shirt diventa popolare per la sua praticità e confortevolezza tra i soldati durante la Prima Guerra Mondiale e successivamente tra gli operai e gli atleti.

Ma è a partire dagli anni ’40, con l’avvento della stampa serigrafica, che la T-shirt inizia la sua veloce evoluzione da semplice indumento funzionale a espressione creativa personale e democratica consacrandosi come icona della cultura pop prima negli anni ’50 e ’60, dove diventa una specie di manifesto ambulante per esporre pubblicamente i propri idoli musicali ma anche gli slogan politici e sociali, per poi entrare direttamente nel sistema moda nei decenni successivi come capo di tendenza in grado di riflettere l'evoluzione dei gusti e delle dinamiche sociali nel corso delle diverse epoche.

Oggi la T-shirt continua a essere un pilastro della moda contemporanea in quanto si adatta facilmente ai nuovi trend e ai diversi stili, dalle versioni più classiche a quelle più audaci e innovative in formato over, regular, slim o skinny, la T-shirt può cambiare l’impronta di un qualsiasi outfit ma anche del pianeta.

E qui sta il vero problema.

Il cotone, come tutte le fibre naturali, ha proprietà antibatteriche e termoregolatrici, ma essendo il più sfruttato al mondo è anche quello il cui processo di lavorazione è tra i meno sostenibili e i più inquinanti del pianeta.

Basti pensare che per produrre una T-shirt in cotone tradizionale vengono impiegati circa 2700 litri di acqua contro i 40 litri usati per una maglietta in cotone organico e biologico.

Senza dimenticare che l’intera industria della moda è tra le più inquinanti del pianeta, responsabile di una quota di emissioni di gas serra stimate tra l’8 e il 10% del totale mondiale (fonte Il Sole 24 ore)

Quindi, se si vuole iniziare a capire come avvicinarsi alla moda etica, la scelta della T-shirt rigorosamente ecosostenibile è il primo piccolo passo da fare per fare del bene al pianeta e anche alla nostra pelle.

Per approfondire l’argomento leggi la moda sostenibile e le fibre naturali.

Leggimi fino alla fine per scoprire 5 modi glam per indossare la T-shirt ecosostenibile con stile.

T-shirt in cotone organico: l’alternativa da scegliere e come riconoscerlo

Le T-shirt sostenibili sono magliette in cotone organico o biologico e rappresentano un'importante evoluzione nel mondo della moda che sempre più brand anche luxury hanno deciso di abbracciare. Si tratta di un approccio che mira a ridurre l'impatto ambientale e a promuovere pratiche etiche lungo tutta la catena di produzione rispetto a quelle previste per il cotone tradizionale. Il tutto garantito da certificazioni ad hoc che devono essere presenti nell’etichetta a confermare la natura biologica del cotone. Tra le principali, GOTS e OCS.

Si parte dalla materia prima che viene coltivata senza l'uso di pesticidi nocivi o fertilizzanti chimici, in modo da preservare la sicurezza per la pelle, la fertilità del suolo e ridurre l'esposizione dei lavoratori agricoli alle sostanze tossiche. Poi ci sono i processi di produzione che riducono l’impatto ambientale e minimizzano il consumo di acqua e energia, nonché l'emissione di gas serra e rifiuti tossici.

Non solo, la gestione più responsabile della cosiddetta moda etica coinvolge anche le condizioni dei lavoratori lungo tutta la filiera. Le aziende impegnate nella produzione di cotone sostenibile adottano tecnologie avanzate e aderiscono a standard e certificazioni che garantiscono il rispetto dei diritti umani e delle condizioni di lavoro dignitose.

Ecco perché puoi comprare una T-shirt di cotone tradizionale a pochi euro nelle grandi catene del fast fashion, mentre una maglietta ecosostenibile in cotone biologico la paghi di più ma diventa una scelta consapevole e responsabile che fa la differenza per l’ambiente e per chi la lavora, sostiene chi la produce e fa bene anche alle tue tasche.

La sostenibilità infatti riguarda anche il ciclo di vita del prodotto. Le T-shirt sostenibili sono progettate per durare nel tempo, i materiali di alta qualità e le tecniche di fabbricazione assicurano resistenza e longevità.

Il cotone organico o biologico puoi metterlo in asciugatrice, non si slabbra e puoi anche non stirarlo perché non fa pieghe, a patto di tornare alla manutenzione virtuosa come il lavaggio a basse temperature, con l’indumento al contrario e detersivi delicati ed eco.

Tra l’alto le T-shirt in cotone biologico, in quanto non trattate, si accordano perfettamente con il nostro ritmo energetico e infatti andrebbero indossate per praticare le discipline corporee come lo yoga e il pilates perché favoriscono lo scorrere e la ricarica delle energie, quindi aumentano la sensazione di benessere senza il rischio delle cariche elettrostatiche tipiche delle fibre sintetiche o di quelle miste che sollecitano invece il nervosismo.

Comprare T-shirt ecosostenibili significa dichiarare dei valori, fare del bene al pianeta e fare del bene agli animali.

5 modi glam per indossare una T-shirt

Ci sono molti modi di indossare una T-shirt che vanno oltre il classico e scontato abbinamento con i capi sportivi. Tutti gli stili ormai la contemplano come passepartout per la sua capacità di elevare la banalità di certi outfit se usata come elemento di contrasto oppure per rendere più minimal gli eccessi. La chiave vincente per abbinare la T-shirt sono i contrasti e le antitesi.

Indossare una T-shirt non è mai un problema di età o di abbinamenti, basta scegliere la qualità certificata e il taglio giusto (over, slim, skinny) in armonia con i volumi del capo che si abbina sotto.

Anche per le donne over 50 indossare una T-shirt eco è un modo per caratterizzare il proprio outfit, rimanere chic e usare l’ironia per scardinare le convenzioni della moda che oggi non funzionano più.

Ecco 5 modi glam per indossare una T-Shirt in modo glam:

1.    Indossala in generale al posto della camicia per rendere meno impegnativi e formali i capi eleganti in tessuto prezioso e lucido, con paillets, ricami, pizzi e trame elaborate

moda-etica-5-modi-glam-per-indossare-la-t-shirt-eco-sostenibile

2. Abbinala alle gonne lunghe iperfemminili, midi, a portafoglio, a pieghe e a campana

3.    Usala nei completi classici: blazer con gonna oppure con pantaloni sartoriali o a sigaretta

4.    Portala sotto i trench, le eco pellicce e i cappotti a vestaglia

5.    Indossala in versione morbida con le minigonne e i pantaloni skinny sotto capispalla over

Non si parla solo delle semplici T-shirt bianche o nere, anche quelle vintage e stampate sono tornate di gran tendenza spesso per esprimere messaggi di portata globale.

E’ la scelta di Faunally, giovane brand innovativo che ha lanciato una linea di magliette con stampe colorate realizzate al 100% in cotone biologico certificato GOTS (il più importante standard internazionale per la certificazione dei tessuti) e PETA (organizzazione animalista), con la missione di proteggere la fauna selvatica a rischio e veicolare tramite la T-shirt un messaggio di sensibilizzazione sull’argomento.

Il cotone è prodotto eticamente in Bangladesh da operatori specializzati seguendo i rigidi principi della Fair Wear Foundation. Ogni T-shirt è disegnata dal fondatore del brand Raffaele La Torre per tutelare un’animale in via di estinzione. I colori utilizzati per le stampe sono inchiostri a base d’acqua che insieme al packaging e alla spedizione controllati in ottica green rendono tutto il processo rigorosamente sostenibile.

Con il claim “salva gli animali una maglietta alla volta” Faunally supporta circa 18 organizzazioni internazionali che si occupano di progetti di conservazione delle specie in via di estinzione come tigri, leoni, rinoceronti, ippopotami, oranghi per citarne solo alcuni. Su ogni T-shirt acquistata, il 10% viene devoluto in modo chiaro e trasparente direttamente all’organizzazione di riferimento dell’animale che si è scelto sulla maglietta.

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Simona Brancati Green Lifestyle Blogger

Sono Simona Brancati, classe 1968, sono stata trainer di yoga e pilates, ex giornalista e ora blogger per scelta. Mi rivolgo alle donne over-anta e scrivo di lifestyle e sostenibilità. Approfondisco temi sul benessere psico-fisico, la moda e i viaggi in ottica sostenibile, e su tutto quello che può rendere migliori noi stesse e il pianeta in cui viviamo.

https://www.simonabrancati.com/
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